Se è superfluo ribadire l’importanza, intuitiva e cruciale, dei sistemi antincendio, preposti alla sicurezza di persone e strutture, è però meno scontato approfondire le regole d’oro della manutenzione per questo tipo di impianti.
Per quale motivo i sistemi antincendio possono presentare, ad esempio, dei problemi di avviamento?
Facciamo un passo indietro: come prima cosa, occorre dire che le motopompe sono componenti fondamentali degli impianti idrici antincendio, tra i quali figurano, appunto: la pompa, progettata per spostare grandi volumi d'acqua e aumentarne la pressione; un motore che può essere elettrico (alimentato dalla rete elettrica o da un generatore di emergenza) o a combustione interna (diesel) e che fornisce l'energia necessaria per far funzionare la pompa; il quadro di controllo per monitorare i parametri (pressione e non solo); il serbatoio di riserva idrica e quello che contiene invece il Diesel (per alimentare il motore quando a combustione); infine, le valvole e le tubazioni per direzionare il flusso dell'acqua verso gli idranti, gli sprinkler o altri dispositivi di erogazione.
Come già anticipato, le motopompe possono essere di due tipi: elettriche o Diesel.
Le prime sono ecologiche e silenziose, ma sono più costose e meno potenti, richiedono un'alimentazione elettrica stabile e spesso un generatore di emergenza. Le Diesel, invece, sono ampiamente utilizzate per via della loro indipendenza dalla rete elettrica (sono l’unica opzione nei casi in cui l'alimentazione elettrica potrebbe non essere disponibile), sono spesso più potenti rispetto alle motopompe elettriche, possono funzionare in condizioni ambientali più difficili e anche il costo iniziale è generalmente inferiore. Tuttavia, la loro manutenzione è più complessa e richiede qualche accortezza in più.
Alla luce della norma UNI EN 12845 sulle alimentazioni idriche antincendio composte da una riserva idrica e da pompe di pressurizzazione, che ne regolamenta anche la manutenzione, occorre innanzitutto distinguere le operazioni che deve effettuare l’utente, da quelle che devono essere demandate all’installatore del sistema o a una azienda qualificata.
Così, se le operazioni di controllo periodico settimanale e quello mensile sono responsabilità dell’utente, i controlli trimestrali, semestrali e annuali sono invece da affidare all’installatore del sistema o a una società specializzata nella manutenzione.
A tal proposito, oggi vogliamo entrare nel merito di un aspetto particolare della manutenzione delle motopompe Diesel, ovvero della contaminazione del gasolio da parte di microorganismi.
All’inizio del presente articolo, ci siamo chiesti: “Per quale motivo i sistemi antincendio possono presentare dei problemi di avviamento?”
Ebbene: Factory Mutual, una tra le più grandi compagnie assicurative internazionali, ha prodotto delle statistiche che evidenziano come in 73 casi di fallimento di una pompa antincendio, nel 35% dei casi la pompa era in avaria prima dell’avviamento, nel 38% non è partita, nel 18% si è arrestata durante l’incendio, mentre per il 9% si è arrestata prematuramente.
L’analisi specifica anche che questi fallimenti si sarebbero potuti limitare con un attento programma di ispezione, test e manutenzione.
Proprio su questi dati, GFT – Global Filtration Technology ha alcune osservazioni da offrirvi, in quanto specialista nella cura dei fluidi funzionali. È importante sapere che un problema comune, se non proprio il più comune, nelle motopompe Diesel, soprattutto di quelle non utilizzate frequentemente, è il deperimento del carburante stesso con formazione di morchie collose e la contaminazione da parte di microrganismi che danno vita alle famigerate alghe del gasolio.